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La messa in sella, un intervista diversa

  • Immagine del redattore: Luca Andreotti
    Luca Andreotti
  • 30 mar
  • Tempo di lettura: 4 min


Cosa fa un Bike Fitting e Cosa Non Fa

Un Approccio Scientifico ma Accessibile

Un bike fitting di qualità ottimizza il posizionamento del ciclista sulla bicicletta, migliorando l’efficienza meccanica e riducendo il rischio di infortuni. In questo articolo, esaminiamo il valore di questo processo attraverso le esperienze di Lauren Mullwitz, esperta in biomeccanica e bike fitter.


Un Approccio Proattivo alla Salute

Nel campo del ciclismo, del triathlon e degli sport di resistenza, il posizionamento corretto in sella è cruciale. Il bike fitting, oltre a regolare la bici, integra la valutazione della storia clinica, le misurazioni antropometriche e gli obiettivi individuali del ciclista. Questo approccio multidimensionale, che unisce conoscenze biomeccaniche a tecniche di valutazione fisica, consente di ottimizzare l’assetto dell’atleta in maniera preventiva, riducendo così il rischio di infortuni e migliorando le prestazioni complessive.


Il Percorso di Lauren Mullwitz

Lauren Mullwitz opera nella zona di Los Angeles e si distingue per il solido background in biomeccanica e controllo motorio, acquisito attraverso studi universitari e una specializzazione in kinesiologia. Con oltre 12 anni di esperienza, Lauren ha combinato la formazione accademica con l’esperienza sul campo, offrendo soluzioni personalizzate basate su principi scientifici.

La sua passione per la mountain bike è emersa quasi casualmente, partecipando a uscite di gruppo che l’hanno portata a gare di resistenza su lunghe distanze, culminate con la vittoria ai campionati nazionali a Mammoth. Questa esperienza agonistica ha consolidato la sua convinzione che il ciclismo sia anche un mezzo per comprendere meglio il funzionamento del proprio corpo, spingendola a specializzarsi nel bike fitting.


Dal Campo di Gara al Bike Fitting Professionale

Per Lauren, il bike fitting non è semplicemente una regolazione meccanica, ma un processo scientifico e sistematico. Il percorso inizia con un esame strutturale completo, nel quale si valutano parametri quali misure corporee, flessibilità e ampiezza di movimento, unitamente alla storia degli infortuni. Solo dopo questa fase di analisi approfondita si interviene con la regolazione vera e propria, assicurando che il ciclista assuma una posizione ottimale e personalizzata.

Un aspetto distintivo del suo approccio è l’attenzione ai dettagli: la scelta delle scarpe, la taratura dei punti di contatto e la selezione della sella in base alla struttura pelvica vengono accuratamente verificate. In situazioni particolari, come differenze notevoli nella lunghezza degli arti, Lauren interviene con soluzioni meccaniche mirate, ad esempio mediante l’inserimento di piastrine correttive.


L’Importanza del Feedback Visivo

Un elemento chiave nel metodo di Lauren è l’utilizzo di strumenti per il feedback visivo. L’analisi video permette di esaminare in maniera dettagliata la postura e la pedalata del ciclista. Se vengono individuate inefficienze, il processo consente di rivedere e ottimizzare in tempo reale la tecnica, fornendo un supporto visivo che facilita l’apprendimento e l’adattamento del movimento. Ad esempio, i video evidenziano chiaramente come il posizionamento iniziale su una bici da corsa differisca da quello necessario su una bici da triathlon, sottolineando l’importanza di regolazioni specifiche per ogni tipo di assetto.

Lauren spiega:


Ogni corpo è unico, perciò evito approcci standardizzati e affronto ogni caso come una sfida personalizzata. Pur non essendo medico, sono in grado di identificare eventuali problematiche – come dolori a ginocchia o schiena – e, se necessario, indirizzare il cliente verso uno specialista.


Innovazione Tecnologica e il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale

Il settore ciclistico ha registrato notevoli progressi tecnologici: le biciclette moderne dispongono di cambi elettronici, freni a disco e geometrie sofisticate, in particolare nelle bici da cronoscalata. Queste innovazioni rendono il bike fitting ancora più essenziale, poiché la complessità dei componenti richiede un’analisi precisa e personalizzata.

Sebbene alcune applicazioni basate sull’intelligenza artificiale (IA) offrano soluzioni di misurazione bidimensionale, Lauren evidenzia che tali strumenti non sono in grado di replicare l’analisi tridimensionale e il feedback propriocettivo fornito da un professionista. L’interazione umana, infatti, permette di considerare la storia clinica, il feedback in tempo reale e di effettuare regolazioni meccaniche, aspetti che al momento non possono essere gestiti completamente da sistemi automatizzati.


Un Approccio Olistico ed Educativo

Il bike fitting va ben oltre la regolazione della bicicletta: è anche un’esperienza educativa. Durante la fase di pre-fitting, il ciclista riceve indicazioni utili su come posizionarsi correttamente e su quali esercizi complementari svolgere (ad esempio, per rafforzare il core e i glutei). Queste indicazioni sono fondamentali per prevenire problematiche quali la mancanza di stabilità pelvica o l’intorpidimento degli arti, spesso causati da una muscolatura insufficiente.

Il concetto di “fit first, buy later” è centrale: effettuare un fitting accurato prima dell’acquisto permette di individuare la geometria ideale, evitando investimenti errati e garantendo un assetto che rispetti le specificità fisiologiche individuali.


Prospettive Future e il Ritorno all’Insegnamento

Oltre a perfezionarsi nel bike fitting, Lauren guarda al futuro con ambizione. Recentemente è stata assunta da un’università locale per insegnare biomeccanica, un’esperienza che le consente di integrare la pratica professionale con il rigore accademico. L’insegnamento rappresenta per lei non solo una sfida continua, ma anche un’opportunità per aggiornarsi costantemente e per condividere le proprie conoscenze.

Parallelamente, Lauren si prepara a partecipare a nuove competizioni, vedendole come un’opportunità per mettere in pratica e affinare ulteriormente il proprio approccio al fitting, valorizzando l’importanza del lavoro di squadra e delle uscite di gruppo per stimolare il miglioramento continuo.


Conclusioni e Consigli Finali

Il bike fitting è un processo scientifico e personalizzato che, attraverso un’analisi approfondita e un approccio olistico, migliora il comfort e l’efficienza del ciclista, riducendo il rischio di infortuni e ottimizzando le prestazioni. La combinazione di tecnologie avanzate, analisi biomeccanica e competenza pratica consente di trasformare l’esperienza ciclistica, rendendo ogni pedalata più efficace e sostenibile nel tempo.

Per chi si avvicina al mondo del ciclismo, è fondamentale investire in un pre-fitting accurato per individuare la geometria ideale del proprio corpo. Non trascurate l’importanza degli esercizi complementari e delle tecniche di respirazione, che possono fare la differenza durante allenamenti intensi e gare impegnative.


Che siate neofiti o atleti esperti, conoscere il proprio corpo e apprendere la tecnica corretta per posizionarsi in sella è la chiave per ottenere prestazioni ottimali e prevenire infortuni. Il bike fitting, integrando analisi scientifica e approccio personalizzato, rappresenta un investimento importante per la vostra salute e per il miglioramento continuo nel tempo.

 

 
 
 

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